Chi non riempie il suo mondo di fantasmi,resta solo.

Antonio Porchia

Il lusso di Lucia Cherubini

«Lo sapete come sono Ruben e Cla» «Cattolici? Strani?» «Sì, anche. Un po’ controversi» «Sicuramente pieni di soldi», commentò Solana, senza smettere di scorrere col pollice lo schermo dell’IPhone, «e con un’idea tutta loro di come spenderli»; mora e pallida, guidava un gruppo di trentenni scarni vestiti di jeans riciclato e buccia di mela. Dietro…

Particella Clara di Martina Ciullo

Vidi la notizia sui display dinamici nel tunnel della metro. Una volta quel tipo di pubblicità era prerogativa di Pechino, ora sapevo che c’era ovunque, persino in Italia. Per tutto il giorno passato, non era morto nessuno. Ne parlavano come di qualcosa di inspiegabile – wú fǎ jiě shì – ma non come di qualcosa che non…

Gabbie di Marta Barattia

Ancora qualche anno -forse meno – e si sarebbe arreso; se ne sarebbe andato per sempre. Potenza della farmacologia. Avrebbero litigato per chi doveva tenersi il barattolo dello zucchero, la nave in bottiglia, i divani di velluto a coste, la voliera appesa al soffione della doccia, con il merlo indiano senza coda che era rimasto…

Carina senza sforzo di Claudia Oldani

Fermo la cassetta e riavvolgo il nastro fino al punto esatto in cui parte la canzone. So calcolarlo alla perfezione: ascolto sempre lo stesso pezzo, ancora e ancora in un loop infinito. Mia madre, al volante della sua panda verde acqua diretta verso casa dei suoi genitori, sta ponendo le domande di rito di fine…

I nostri oscuri meccanismi di Stefano Ficagna

Quando eravamo piccoli, molto più piccoli di così, nel nostro condominio arrivò un bambino nuovo. Ci volle qualche giorno prima che ce lo facessero incontrare, non stavamo nella pelle e continuavamo a fare domande ai nostri genitori, un po’ per la curiosità e un po’ perché quella era proprio l’età dei perché. Loro non ci…

Gelsomini di Marta Grima

La chiamata è arrivata oggi, andavo al lavoro con la metro. Scrollo la home di Instagram quando vedo comparire un numero sconosciuto sulla parte alta dello schermo. Di solito non rispondo ai centralini, eppure. Intanto l’altoparlante annuncia la fermata Bolivar. «Ciao Marco, sono Claudia». Claudia, Claudia. Non sarà mica…? «Sono la sorella di Milena» «Ciao…

Le pianelle di Márai di Andrea Scagliarini

Cosa spinse, nel 1968, lo scrittore ungherese Sándor Márai a trasferirsi al civico 34 di Via Trento a Salerno, nel quartiere popolare di Mercatello? Google Maps fotografa uno di quei complessi abitativi anonimi nella periferia est della città che sembrano uscire da un manuale di architettura sovietica anziché dalla fantasia di un architetto italiano. A…

Mani in alto di Simonetta Gallucci

Il merito fu di Frank Calbone di Paolo, classe 1921, e del suo fiuto. Al termine di una partita improvvisata con una palla di stracci per le strade di Belmont, si avvicinò a uno degli avversari, si tappò il naso con le dita e gli disse: «Puzzi di fogna!» prima di allontanarsi, correndo lungo Arthur…

Il suddito di Gianandrea Frighetto

Ero di nuovo a casa di mamma, a Jhansi. Il salotto profumava di curcuma e sotto la statua di Ganesh non c’era più il divano ma una cassa funebre. Mi affacciai all’interno e incrociai lo sguardo limpido di Elisabetta II. Alzò le mani guantate per aggiustarsi la corona sopra i riccioli brizzolati, le rughe tra…

Si è verificato un problema. Aggiorna la pagina e/o riprova in seguito.


Segui il mio blog

Ottieni i nuovi contenuti, spediti direttamente nella tua casella di posta.