La cosa che più mi preme all’inizio di questo viaggio è creare un rapporto di fiducia con le autrici e gli autori che stanno decidendo di inviarmi il materiale. Grande Kalma è una rivista indipendente e diretta da una sola persona, allora credo sia opportuno raccontare, brevemente, il percorso che mi ha portato a prendere questa decisione.
Mi chiamo Antonio Panico, immagino che associare il mio cognome a una rivista che si chiama Grande Kalma possa far ridere. Sono nato nel 1986, in provincia di Napoli, e sono una grande appassionato di letteratura. Ho studiato all’Orientale dove mi sono laureato in Scienze Politiche e ho vissuto nove anni all’estero barcamenandomi tra città, lavori e lingue diverse. Ho avuto riconoscimenti presso alcuni premi letterari a cui ho partecipato con miei romanzi inediti, nel corso del 2020 miei racconti brevi sono stati pubblicati su Bomarscé (n 1) Carie (n 10) Il Rifugio dell’ircocervo (n 4) Irrequieto (n 60) e Risme (n 6).
Leggo molto, forse troppo, e lo faccio in tutte le lingue che conosco. Romanzi e racconti su tutto, ma anche libri di poesie, riviste, quotidiani, ogni tanto saggi. Da oltre due anni curo il blog Settepazzi, un sito in cui racconto la letteratura latino-americana attraverso recensioni di libri, articoli di approfondimento e traduzione di poesie che fanno parte di tradizioni poco conosciute. Credo che la letteratura sia qualcosa di sacro e allo stesso tempo effimero. Io, per esempio, potrei aver scritto questo pezzo solo per il gusto di usare il sostantivo gnagnera.